Riconoscimenti accademici, la cerimonia

"Il 2012 è l'anno europeo della solidarietà intergenerazionale, continuo a pensare che in pochi posti come all'Università matura giorno per giorno un serrato confronto fra le generazioni, dal quale soltanto può nascere una vera solidarietà. L'importanza di tale solidarietà è spesso richiamata in questi ultimi mesi per spiegare i comportamenti virtuosi che sono richiesti a tutti noi per consentire che le giovani generazioni possano mantenere quella tensione per il futuro che non rappresenta soltanto una legittima aspirazione, ma costituisce una leva ineludibile per costruire fiducia e realizzare un percorso di crescita civile e sociale.
Tale solidarietà rappresenta anche il senso profondo di questa cerimonia che premia giovani e brillanti studenti, insieme a coloro che hanno dedicato la loro intera vita lavorativa all'Ateneo. Garantire e preservare questo rapporto dovrà continuare ad essere la nostra rotta."

Nelle parole di saluto del rettore Alberto Tesi, in occasione della consegna dei riconoscimenti accademici dell'Università di Firenze, lo scorso 3 febbraio, è emerso il significato di una cerimonia che segna simbolicamente il passaggio di consegne tra chi lascia il ruolo attivo nell'Università alla quale ha dato lustro con il proprio impegno e chi, grazie alla formazione che ha ricevuto, può affermarsi nel mondo del lavoro o proseguire la ricerca di chi lo ha preceduto in Ateneo. Un filo rosso che lega varie generazioni e che vede una presenza femminile in costante aumento.

Sono tutte donne, infatti, le vincitrici dei premi per tesi di dottorato che la Firenze University Press ha assegnato quest'anno (nella foto di seguito le premiate con il rettore). Il premio - la pubblicazione della tesi discussa nelle Scuole di Dottorato e nei Dottorati dell'Ateneo - è andato nella quinta edizione a Caterina Bernacchioni, per l'area biomedica; Nicole Fabbri, per l'area scientifica; Caterina Mugelli, per quella delle scienze sociali; Susanna Pollastri ed Emma Salizzoni, per l'area tecnologica; Stefania Acciaioli e Rocio Gordillo Hervas, per quella umanistica. La casa editrice dell'Ateneo pubblicherà in cartaceo e in digitale le loro tesi.

"A marzo presenterò il mio lavoro alla quarantatreesima conferenza della Northeast Modern Language Association (NeMLA) su "Oriental Texts in German Literature and Culture" - ha detto Stefania Acciaioli - che pubblicherà la ricerca dedicata a "Il trompe-l'œil letterario, ovvero il sorriso ironico nell'opera di W. Hauff". Negli anni di Dottorato mi sono dedicata allo studio di un artista minore del Romanticismo tedesco, Wilhelm Hauff, e all'ironia che ha caratterizzato i suoi scritti, romanzi storici, fiabe e novelle, con la quale l'autore esprimeva la sua opinione sulla letteratura e l'industria culturale dell'epoca." Dopo una laurea in Lingua e letteratura tedesca e un dottorato internazionale in "Germanistica - studi italo-tedeschi" Acciaioli continua a fare ricerca ed è lettrice di Italiano all'Università di Bonn e a quella di Colonia.