Fra i dodici migliori studenti, che hanno conseguito il titolo nell'anno passato con il massimo dei voti e nel minor tempo possibile, sono nove le laureate che hanno ricevuto quest'anno il diploma dalle mani del rettore Tesi. Un sorpasso numerico rispetto ai colleghi in linea con le statistiche di Ateneo: nel 2010 le donne che hanno conseguito la laurea sono state 5.459 sul totale di 8.826. I neo dottori sono Andrea Barzagli per la Facoltà di Agraria, Federico Salvini per Architettura, Laura Marchesini per Economia, Maria Rosaria Filardi per Farmacia, Stefania Caporali per Giurisprudenza, Gosty Londy Gomez Lopez per Ingegneria, Samuele Tofani per Lettere e filosofia, Alice Laffi per Medicina e chirurgia, Yura Loscalzo per Psicologia, Elena Ciabatti per Scienze della formazione, Barbara Benucci per Scienze matematiche, fisiche e naturali e Cecilia Biancalana per Scienze politiche (nella foto di seguito con il rettore).
"La mia è stata una tesi di ricerca.- ha spiegato Alice Laffi - Ho testato un nuovo farmaco per il trattamento del carcinoma renale su cellule di paratiroide per verificarne gli effetti collaterali e gli eventuali problemi legati all'iperparatiroidismo, che non erano ancora stati documentati." Dopo la laurea Laffi, 25 anni, deve ora conseguire l'abilitazione per la professione medica; il prossimo obiettivo, la scuola di specializzazione in Oncologia della Facoltà di Medicina, "ma sarei interessata anche a proseguire nel campo della ricerca".
Al merito delle nuove leve che escono dall'Ateneo ha fatto cenno anche il discorso tenuto da Vito Cappellini (nella foto), uno dei dieci docenti ai quali il rettore Tesi ha consegnato il diploma di emerito: "Il diploma di professore emerito mi è particolarmente gradito dopo avere svolto una lunga attività di ricerca e di insegnamento nel nostro Ateneo [...] nel formare dei giovani che si sono affermati nelle più diverse attività dell'industria, della pubblica amministrazione e delle professioni. Ritengo che, in un momento particolarmente difficile come quello attuale, in una crisi economica così profonda - ha proseguito Cappellini, già ordinario Telecomunicazioni a Ingegneria e preside della Facoltà dal 1993 al 1995 - l'Università rimanga un punto di riferimento insostituibile, anche per contribuire a superare questa stessa crisi. Il riconoscimento dei meriti acquisiti rappresenta un messaggio molto importante e anche uno stimolo per studenti, ricercatori e professori [...] ad impegnarsi al massimo per acquisire una efficace capacità didattica, sviluppare ricerche innovative e rafforzare il senso di appartenenza all'Università degli Studi di Firenze."
Assieme a Cappellini, sono diventati docenti emeriti anche Luigi Biggeri, Paolo Blasi, Carlo Del Bravo, Paolo Maurenzig, Edoardo Mosca, Sergio Pinzauti, Antonio Romiti, Vincenzo Schettino, Franco Francesco Vincieri.
Durante la cerimonia sono state consegnate anche le medaglie dell'Ateneo a ventotto docenti e tre tecnici amministrativi che hanno svolto quarant'anni di servizio nell'Università: Franco Angotti, Maria Angela Bartoli, Ivano Bertini, Vieri Boddi, Marinella Bosetto, Giorgio Busoni, Luigi Cataliotti, Bruno Chiandotto, Clemente Crisci, Ugo De Siervo, Paolo Desideri, Attilio Evangelisti, Antonio Fasano, Riccardo Frosini, Fernando Galassi, Fiorella Galluzzi, Luciano Lepri, Mauro Marchionni, Adolfo Natalini, Sergio Ortino, Alessandro Pacciani, Tito Pantaleo, Francesco Paoletti, Paolo Parrini, Giovanna Princi, Maria Grazia Sandrini, Renzo Sprugnoli, Maria Tinacci, Maria Teresa Andrei, Anna Bonucci e Luigina Delli. E' stata conferita, inoltre, una medaglia alla memoria della funzionaria Sandra Fossati, prematuramente scomparsa. Alla cerimonia hanno partecipato anche i cameristi dell'Università, diretti dal Maestro Marco Papeschi, che hanno eseguito musiche di George Gershwin.
A tutti i premiati il rettore ha rivolto "un sentito ringraziamento per quel senso di appartenenza [...] che da loro è stato dimostrato giorno per giorno nella cura con cui ci permettono - oggi - di poter parlare di un Ateneo - quello fiorentino - la cui autorevolezza è riconosciuta in campo nazionale e internazionale."
E parlando dei migliori laureati e dei dottori di ricerca premiati, il rettore ha sottolineato che "questi premi rappresentano simbolicamente un riconoscimento per tutti coloro che conseguono un titolo di studio presso di noi, ma anche un'esortazione a scongiurare che si affermi nel Paese un pericoloso luogo comune, complice anche il difficile periodo di crisi che potrebbe far allentare gli investimenti in formazione delle famiglie: il luogo comune che la formazione universitaria convenga sempre meno. Le statistiche parlano chiaro: laurearsi conviene in termini di successo professionale, ma soprattutto conviene - lo ripetiamo - per la crescita economica, sociale e culturale di tutto il Paese. Per questo motivo auspichiamo che si realizzino quanto prima gli annunciati interventi tesi a rafforzare il diritto allo studio."
"Ed è sempre per lo stesso motivo - ha concluso il rettore - che dobbiamo impegnarci sempre di più per garantire maggiore visibilità e apprezzamento nel Paese per il terzo livello degli studi, il dottorato di ricerca. Come testimonia la sempre più difficile selezione del Premio FUP [...] ogni anno nel nostro Ateneo si formano alcune centinaia di dottori di ricerca, che devono diventare sempre più una risorsa a cui saper attingere per compiere quello scatto in avanti da molti auspicato verso la creazione di una nuova classe dirigente aperta e consapevole." (sd)
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