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Notiziario |
Tecnologie per i beni culturaliQuali sono gli utilizzi dei radar che avete sviluppato? Uno è quello appena ricordato: vedere attraverso le murature o sotto il terreno, che ad esempio potrebbe nascondere reperti archeologici. Ma non ci sono solo i radar penetranti, abbiamo progettato e sperimentato anche radar interferometrici, che servono per misurare gli spostamenti degli edifici e sono usati in ingegneria civile per la misura delle frequenze proprie di ponti, torri, turbine. Infatti, qualsiasi oggetto vibra ad una propria frequenza: per questo il progettista di un edificio calcola quale sarà la frequenza di ciò che sta costruendo e, durante il collaudo, verifica l’esattezza delle sue previsioni. Tra l’altro noi abbiamo misurato la frequenza propria della Torre di Arnolfo di Cambio, tanto per restare a Palazzo Vecchio, confermando sia precedenti misurazioni fatte agli inizi del ‘900 da padre Guido Alfani, preoccupato dalle oscillazioni create da un cannone che periodicamente sparava a salve dal Palazzo, sia osservazioni più recenti eseguite da Andrea Chiarugi negli anni Ottanta mediante un laser e una vibrodina, un grosso motore eccentrico, posta sulla Torre di Arnolfo per provocarne le vibrazioni. Noi invece abbiamo usato il radar a distanza senza alcuna eccitazione artificiale. Abbiamo fatto misure analoghe anche sul Campanile di Giotto e la Torre di Pisa.
I rilevamenti a Pisa, in Piazza dei Miracoli
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