Gioco d'azzardo, ricerca sulla diffusione del fenomeno tra gli studenti universitari

La dipendenza patologica da gioco d’azzardo riguarda il 4% circa degli studenti universitari fiorentini. Quasi il 10% presenta comportamenti a rischio ludopatia. Sono questi alcuni dei risultati emersi da un’indagine esplorativa condotta nel corso del 2013 su un campione di oltre ottocento giovani  tra i ventuno e i ventidue anni, iscritti alle Scuole di Giurisprudenza, Scienze politiche, Architettura e Psicologia dell’Ateneo. Lo studio di carattere esplorativo, che costituisce un primo step nell’ambito di un progetto di ricerca  finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia ed è stato condotto da Franca Tani, ordinario di Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione presso il Dipartimento di Scienze della Salute, in collaborazione con Massimo Morisi, presidente del corso di laurea in Scienze Politiche,   è stato presentato questa mattina a Pistoia nel corso di un convegno dal titolo “Il gioco d’azzardo, da fenomeno sociale a patologia: evidenze cliniche, profili giuridici e strategie di intervento”.

“I risultati della nostra ricerca, che confermano quelli rilevati dalle statistiche nazionali – spiega Franca Tani – sono allarmanti. Ma la cosa più preoccupante è che il trend è in costante aumento e da parte dei genitori e degli adulti in genere non c'è in molti casi alcuna percezione del pericolo. Il gioco d’azzardo è diffuso prevalentemente tra i maschi e avviene soprattutto online. I dati finora raccolti hanno consentito di conoscere la dimensione del fenomeno, si tratta ora, attraverso  un approfondimento di tipo qualitativo di far emergere i fattori che sono all’origine di certi comportamenti patologici”.