Energie rinnovabili, riconoscimento a progetto del DISPAA

Un modello di studio del ciclo di vita della filiera del legno dell'Alto Mugello ha salvato dal fallimento alcune piccole aziende agricole della zona, grazie all'utilizzo delle biomasse legnose per l'auto-produzione di energia e calore. Al team di Paolo Nannipieri, responsabile del progetto e direttore del Dipartimento di Scienze produzioni agroalimentari e dell'ambiente (DISPAA) dell'Ateneo, è andato uno dei riconoscimenti attribuiti quest'anno dal Premio Internazionale "Il Monito del Giardino", svoltosi mercoledì 14 maggio in Aula Magna. La manifestazione - con il titolo "Dalla natura alla natura, con energia" – era dedicata, in questa quinta edizione, alle buone pratiche nei campi della sostenibilità, dell'efficienza e del risparmio energetico.

L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e finanziata dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ha avuto il patrocinio dell'Università di Firenze ed ha premiato cinque ricercatori e imprenditori italiani che hanno contribuito ad un presente più sostenibile , soprattutto nel campo dell'energia.

Il progetto "Innovazione aziendale di Processo e di Sistema per la filiera legno-energia nel territorio del Mugello e valutazione della Sostenibilità Ambientale" realizzato dall'Università di Firenze e finanziato dalla Regione Toscana ha studiato un modello per la valutazione delle interazioni della filiera sostenibile del legno con l'ambiente durante il ciclo di vita di questo prodotto, dallo stadio di pre-produzione allo smaltimento, analizzandone gli effetti anche sulla salute umana. Il modello è stato applicato a buone pratiche di riutilizzo dei materiali di scarto ottenuti dalla manutenzione dei boschi, con la partecipazione di piccole imprese agrozootecniche dell'Alto Mugello.

"I nostri ricercatori - spiega Nannipieri - hanno proposto l'applicazione del modello sul territorio ad un network di aziende che utilizzavano tradizionalmente i combustibili fossili e faticavano nell'erogazione dei salari e nel pagamento delle utenze energetiche. I risultati hanno superato le attese: oltre alla creazione di una filiera del legno che prende vita dalla manutenzione agroforestale dei boschi del Mugello, le aziende agrozootecniche coinvolte hanno salvaguardato posti di lavoro e incrementato la qualità della vita del bestiame, con conseguente miglioramento dei prodotti caseari".

L'utilizzo delle biomasse ottenute dai tagli dei boschi può contrastare i cambiamenti climatici. La manutenzione forestale porta, infatti, ad una crescita migliore e più rapida delle piante, che contribuiscono alla sottrazione dall'atmosfera dei gas serra, bilanciando le emissioni dovute alla combustione del legno di scarto e innescando un circolo virtuoso ad alta sostenibilità economica e ambientale.

E proprio per il rilancio delle energie rinnovabili "Il Monito del Giardino" ha lanciato un appello, per chiedere un impegno al Governo italiano e obiettivi vincolanti all'Europa (il testo è disponibile sul sito http://www.ilmonitodelgiardino.it).