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Arno e sport, un binomio possibile

La riva sinistra dell'Arno, in particolare nello spazio che va da ponte San Niccolò a ponte Da Verrazzano, è caratterizzata da insediamenti sportivi che costituiscono parte integrante della storia della città di Firenze. Si tratta della Rari Nantes Florentia, società di nuoto e pallanuoto fondata nel 1904 e affermatasi negli anni in campo nazionale e internazionale, e della Canottieri Comunali Firenze, che dalla metà degli anni '30 è un punto di riferimento per tutti gli appassionati di canoa e canottaggio.

L'area del Lungarno Francesco Ferrucci è stata oggetto di un recente e ampio dibattito tra le autorità locali in merito alla presunta pericolosità idraulica dei manufatti delle due società sportive, se cioè la presenza della Rari Nantes e della Canottieri possa incrementare significativamente il rischio di esondazione dell'Arno. Il Comune e la Provincia di Firenze hanno stilato a ottobre scorso un cronoprogramma che prevede, nell'arco di quattro anni, la demolizione completa delle due strutture (a eccezione della palazzina liberty della Rari Nantes). In attesa della ricollocazione delle sedi delle società sportive nelle aree che saranno indicate dal prossimo regolamento urbanistico comunale, le società potranno utilizzare gli immobili di non immediata demolizione esclusivamente per il proseguimento delle attività.

La materia, di stringente attualità, è stata il tema della tesi di laurea in Architettura di Lara Battistini su "Progetto di riqualificazione della riva sinistra d'Arno tra ponte San Niccolò e ponte da Verrazzano ed ipotesi di nuovo intervento". Il lavoro di ricerca, fortemente interdisciplinare, è stato discusso lo scorso 13 febbraio e ha avuto come relatore Angelo D'Ambrisi, professore associato di Tecnica delle costruzioni presso l'Ateneo, e come correlatori l'ing. Giancarlo Fianchisti e l'ing. Andrea Pieri.

Lara Battistini

“La tesi - spiega Lara Battistini (nella foto) – parte dalla considerazione del ruolo svolto nella storia e nella società fiorentine dalle due società sportive e si domanda se ci siano possibilità di non interrompere questo rapporto per così dire costitutivo fra la nostra ‘rive gauche’ e questo tipo di attività. Dopo un excursus storico, si prendono in considerazione i dati dell’Autorità di Bacino dell’Arno, che prevedono per l’area un rischio esondazione medio-moderato, e calcoli di ingegneria e modellazione idraulica, da cui si ricava, fra l’altro, che la presenza delle due sedi sportive comporterebbe una maggiorazione dei volumi di acqua esondati di circa l’1%”.

Su questa base, Battistini  ha proposto una soluzione alternativa alla completa demolizione dell’esistente, attraverso una progettazione  che mira alla riqualificazione del Lungarno Ferrucci e delle stesse sedi sportive, nel pieno rispetto delle direttive previste dall’Autorità di Bacino  e delle Norme Tecniche di attuazione del Comune in merito al rischio idraulico.

“Lo studio – dettaglia la giovane laureata – prevede l’abbattimento di alcune strutture (fra cui l’edificio ex Lido, le vasche di voga, alcuni aggetti di terrazze e tettoie, la piattaforma dell’ex distributore di carburante, oltre che lo smaltimento dei box container utilizzati per spogliatoi e uffici) per consentire sia la creazione di accessi liberi al fiume e di spazi di sosta per i cittadini del quartiere, sia la riqualificazione delle sedi sportive (ad es. il rifacimento della copertura della piscina della Rari Nantes in policarbonato termosensibile e retrattile, la ristrutturazione dell’edificio ex Greppia con spazi sociali, spogliatoio e palestra attrezzata)”. L’ipotesi, insieme alla risistemazione degli argini e del verde esistente, contempla anche la realizzazione di un nuovo percorso pedonale lungo il fiume.
Nuova copertura piscina Rari esistente

Progetto di nuova copertura della piscina Rari Nantes esistente

“Ho deciso, però, di inserire nella mia ricerca anche un’ipotesi alternativa – continua Battistini – qualora non sia più possibile mantenere l’attuale ubicazione delle sedi sportive. Ho immaginato una nuova collocazione degli impianti - sempre in riva sinistra - in una delle zone indicate dal Regolamento Urbanistico, la cosiddetta ‘area Tubi’ (limitrofa al Parco dell’Anconella), attualmente a rischio degrado ma con una delle viste più suggestive dell’Arno”. L’ipotesi si basa su un’indagine preliminare sui volumi necessari per far svolgere le attività delle due società: la laureata ha progettato un intervento che prevede, fra gli spazi qualificanti, una nuova piscina con struttura in legno lamellare e vetro retrattile con vasca a fondo mobile (che permetta l’utilizzo sia per le gare di nuoto che di pallanuoto), blocchi con palestra, spogliatoi e uffici, un hangar per le imbarcazioni con rampa di accesso al fiume, un’area ristoro aperta al pubblico. “I costi d’intervento per questa seconda ipotesi – conclude Battistini – raggiungono cifre importanti; la prima soluzione proposta, quella cioè della riqualificazione dei manufatti esistenti, resta la più facilmente concretizzabile”. (ddb)

progetto nuova piscina Rari in Area Tubi

Progetto di nuova piscina Rari Nantes nell'Area Tubi










 
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