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Notiziario |
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici, il saluto del rettore Alberto TesiAutorità, Colleghe e Colleghi, Studentesse e Studenti, Signore e Signori. Porgo a tutti voi il più cordiale benvenuto alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici, appuntamento con il quale oramai da qualche anno si Desidero ringraziare da subito i docenti e il personale tecnico-amministrativo, a cui oggi attribuiamo il riconoscimento dell’Ateneo. Il loro impegno, senso di Anche la cerimonia di quest'anno si colloca all'interno di un periodo di grande trasformazione delle Università, chiamate ad attuare una legge di riforma che sta incidendo in profondità sul sistema universitario nazionale. Se possiamo affermare che le Università hanno fatto molto in questa direzione, dimostrando un grande senso di responsabilità verso i propri compiti fondamentali nella didattica e nella ricerca, non possiamo dire altrettanto guardando a ciò che hanno fatto, in materia di Università, i governi che si sono succeduti in questi ultimi anni. La riforma doveva servire a rilanciare le Università verso un ruolo di rilievo nel contesto europeo della ricerca e dell'alta formazione. E' evidente che ciò purtroppo non è avvenuto. Insieme alla riforma e alla contestuale riduzione dei finanziamenti sono state introdotte molte norme e vincoli che hanno La questione diventa adesso ancora più urgente proprio nel momento di avvio del programma Horizon 2020 e alla vigilia del rinnovo del Parlamento europeo che precede il semestre di Presidenza italiana. I sistemi di conoscenza, di cui le Università rappresentano una parte centrale, sono essenziali per il rilancio economico, per la creazione di uno spazio europeo della ricerca e per dare una prospettiva ai giovani. Nessun aggiustamento contabile e nessuna strategia di rilancio possono supplire alla mancanza di una politica verso i giovani e verso i sistemi educativi. Il nostro Ateneo ha fatto la sua parte nell'attuazione della legge di riforma. Dal primo gennaio del 2013 sono infatti attivi i nuovi Dipartimenti che ereditano dalle Facoltà icompiti fondamentali nel reclutamento del personale e nella gestione della didattica. Dal 1 marzo 2013 sono attive le Scuole di Ateneo che svolgono un importante ruolo di coordinamento delle attività formative dei corsi di studio, i cui Presidenti ho il piacere di avere qui con me insieme ai Prorettori alla Didattica e alla Ricerca. Anche tutti gli altri organi, Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Nucleo di Con l'esercizio 2014 è stato anche attivato il passaggio alla contabilità economico-patrimoniale ed è stato completato il primo bilancio unico di Ateneo. Lasciatemi dire anche che, grazie all'attenzione, al costante impegno e al senso di appartenza di tutta la comunità è stato possibile riportare la situazione economicofinanziaria del nostro Ateneo in una condizione di normalità nel contesto nazionale, risultato per altro raggiunto in una fase di forte riduzione del finanziamento complessivo al sistema universitario. Ciò ci permette di guardare con maggiore serenità al futuro e di poter pensare anche a qualche azione di maggiore supporto delle attività didattiche e di ricerca, a favore degli studenti e dei giovani studiosi e con particolare attenzione al tema dell'internazionalizzazione. Sono molte le sfide che abbiamo davanti, per altro in un contesto di perdurante incertezza sull'entità delle risorse disponibili. Ci aspettano un nuovo modello di finanziamento degli Atenei dove la parte distribuita su base premiale aumenterà di anno in anno e la parte storica sarà riparametrata sui costi standard a partire da quello degli studenti, la partenza entro il prossimo anno della nuova Valutazione della Qualità della Ricerca i cui esiti sono e saranno pesantemente utilizzati nella distribuzione della parte premiale, il reclutamento di professori associati – a seguito dell'abilitazione scientifica nazionale i cui risultati si stanno completando in questi giorni – necessario e urgente per rendere più sostenibile l'offerta formativa, il reclutamento – altrettanto necessario e urgente – di giovani studiosi e di personale tecnico-amministrativo per rinvigorire le nostre attività, il processo di accreditamento Tutto ciò avrà ripercussioni nella vita dell'Ateneo, che riusciremo a gestire tanto meglio quanto più saremo in grado di definire le linee strategiche e programmare le risorse in un quadro oggettivo e condiviso, sempre con l'obiettivo di consolidare e migliorare le attività didattiche e di ricerca del nostro Ateneo. Ciò sarà tanto più facile da conseguire quanto prima i Dipartimenti assumeranno a pieno quel ruolo propositivo e di responsabilità che spetta loro nell'alta formazione e soprattutto nel reclutamento dei giovani studiosi, in modo da non guardare solo al loro interno ma anche aprendosi a esperienze nuove e capaci in prospettiva di arricchire le potenzialità di ricerca. Ma certamente la passione e l’efficacia delle loro azioni non sarebbero state tali se non avessero incontrato nei loro percorsi tanti studenti come quelli che premiamo oggi: 12 laureati, uno per ogni Facoltà, perché loro facevano parte ancora delle “vecchie” Facoltà, che per primi, nella loro coorte, hanno conseguito il titolo con il massimo dei voti, e 7 dottori di ricerca a cui consegneremo il premio per le migliori tesi di dottorato, promosso dalla Firenze University Press, casa editrice dell'Ateneo. Questi premi rappresentano un riconoscimento simbolico per tutti coloro che conseguono un titolo di studio presso l’Università di Firenze, ma anche un’esortazione a scongiurare che si affermi nel Paese il luogo comune che la formazione universitaria convenga sempre meno. Le statistiche dicono che laurearsi conviene in termini di opportunità prefessionali per i giovani, ma soprattutto conviene – lo ripetiamo – per la crescita economica, sociale e culturale di tutto il Paese. Per questo motivo auspichiamo che si intervenga, concretamente e quanto prima possibile, per rafforzare il diritto allo studio ed agevolare l'inserimento professionale dei giovani laureati nel mondo del lavoro. Dobbiamo impegnarci anche per garantire maggiore visibilità e apprezzamento per il Dottorato di ricerca. Ogni anno – come ci ricorderà fra poco il prof. Luigi Lotti – diventa sempre più difficile la selezione per il Premio FUP fra i tanti dottori di ricerca che si formano nel nostro Ateneo. Avviandomi a concludere questo mio saluto, intendo ringraziare tutti per la oramai consueta numerosa partecipazione a questa giornata di festa del nostro Ateneo. Una giornata che rinnova il sentimento di appartenenza di tutte le componenti della nostra comunità e rappresenta per tutti quanti noi uno stimolo a fare sempre meglio e che ci spinge ad affrontare le molte sfide davanti a noi, con senso del dovere, ma anche con entusiasmo, dedizione, passione e serenità. |
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