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Beni culturali e nuove tecnologie, i risultati di due progetti toscani illustrati in Ateneo

Sviluppare nuove tecnologie per tutelare e promuovere il patrimonio culturale. Renderlo accessibile anche a chi non ha la possibilità di fruirne pienamente. Sono gli obiettivi dei progetti Thesaurus (TecnicHe per l’Esplorazione Sottomarina Archeologica mediante l’Utilizzo di Robot aUtonomi in Sciami) e T-VedO (Ricostruzione Tridimensionale per non VEDenti di Opere d’arte pittoriche), finanziati dalla Regione Toscana, a cui hanno lavorato, da marzo 2011 a settembre 2013, due gruppi di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Ateneo fiorentino. I risultati di questi due progetti sono stati illustrati venerdì 17 gennaio nel corso di un incontro in Aula magna presso il Rettorato

Il progetto Thesaurus, del valore di un milione e 800mila euro, che vede la partecipazione dell’Ateneo fiorentino, sotto il coordinamento dal centro “Enrico Piaggio” dell’Università di Pisa, ha portato alla realizzazione di tre robot subacquei autonomi in grado di esplorare fondali fino a 250 metri di profondità. “Le informazioni raccolte dai veicoli nel corso di oltre 120 ore complessive di missione – spiega Benedetto Allotta del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Ateneo fiorentino -  hanno reso possibile la ricostruzione virtuale di relitti presenti nell’arcipelago toscano e la creazione di un vastissimo database consultabile online . Tutti avranno accesso a questo patrimonio sommerso e potranno apprezzarne il valore archeologico, storico artistico ed etno antropologico”. I robot resteranno in possesso della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana che potrà impiegarli in futuro per nuove indagini. “Thesaurus – prosegue Allotta - ha portato inoltre alla nascita di due spin off, uno dei quali (MDM Team) nel settore della robotica subacquea che vede la partecipazione dell’Università di Firenze, e ha aperto la strada a due successivi progetti, entrambi in corso, coordinati dall’Ateneo”. Il primo  dal nome Arrows (ARchaeological RObot systems for the World's Seas), finanziato dall’Unione Europea con tre milioni di euro, è finalizzato allo sviluppo di due veicoli per la tutela del patrimonio sommerso di dimensioni più piccoli rispetto a quelli realizzati con Thesaurus. Il secondo si chiama Suono e può contare su uno stanziamento di 10 milioni di euro da parte del Ministero dell’Università,  nell’ambito del bando Smart Cities, ed è volto a migliorare le condizioni di lavoro e la qualità della vita dei tecnici che operano nelle profondità marine.

Il progetto T-VedO, del valore di 600mila euro, si è avvalso della collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi. “Abbiamo sviluppato un metodo con supporto informatico che consente la creazione di un bassorilievo tattile, tramite la tecnologia CAD 3D, a partire da un immagine digitale, e la sua realizzazione grazie alle stampanti tridimensionali – spiega Monica Carfagni del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Ateneo fiorentino - confrontandoci con un gruppo di 24 persone ipovedenti o non vedenti, ci siamo concentrati sul tipo di prodotto fisico da realizzare.

Da lì abbiamo lavorato alle rappresentazioni tattili di due opere specifiche (“L’Annunciazione” del Beato Angelico e la “Guarigione dello Storpio e Resurrezione di Tabita” di Masolino da Panicale). Questi due prototipi – prosegue Carfagni –  ci hanno guidato alla messa a punto del tool finale. Il risultato è che con i nostri strumenti, sempre partendo dalla tecnologia CAD , possiamo stampare in 3d un bassorilievo tattile di tutte le opere pittoriche rinascimentali. Un risultato formidabile, di grande valore sociale, che ha richiesto dei costi decisamente contenuti”.

rp

 
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