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Dagli accordi con la Tongji University nasce l'Istituto Confucio

Il Rettore Alberto Tesi e la Console Generale Cinese Wang Xinxia si sono incontrati per commentare i risultati della missione in Cina dove, a inizio dicembre, è stato siglato l’accordo operativo di avvio e gestione dell’Istituto Confucio dell’Università di Firenze in collaborazione con la Tongji University di Shanghai e quello per l’allargamento della cooperazione didattica e scientifica delle due università, insieme al professor Fang Shouen, Vice Presidente di Tongji University. Qui di seguito il prorettore Marco Bellandi, firmatario degli accordi, sottolinea il valore strategico di questa intesa per l'internalizzazione dell'Ateneo.

"Durante la missione ho potuto visitare molti dipartimenti e facoltà di Tongji University, che saranno coinvolti nella fase di espansione della collaborazione, sostenuta fra l’altro da strutture quali il Campus Sino-Italiano e il China-Italy Design and Innovation Center presenti nella stessa università cinese.

Il nuovo Istituto Confucio ha come obiettivi principali la diffusione della conoscenza della lingua e della cultura cinese, la promozione di scambi sociali ed economici fra i due paesi, con particolare riguardo alle aree di insediamento delle due Università. L’inaugurazione è prevista il prossimo 31 marzo. Contestualmente partiranno i primi corsi di cinese per vari tipi di utenti interessati dentro e fuori l’Università, e alla promozione delle prime attività inter-culturali. L’Istituto, che è incardinato amministrativamente in un nuovo Centro di servizi presso il Dipartimento di Scienze dell’economia e dell’impresa, avrà una sede principale al Polo delle Scienze Sociali a Novoli e un presidio nel Centro storico presso il Dipartimento di Lingue, letterature e studi inter-culturali,che ospita da anni l’insegnamento universitario di lingua e letteratura cinese. Godrà della collaborazione di varie altre strutture dell’Università di Firenze, fra cui il Dipartimento di Architettura, CsaVRI (Centro di Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e la gestione dell'Incubatore universitario), e il CLA (Centro Linguistico di Ateneo). Il Comitato di indirizzo dell’Istituto, composto da direttori di dipartimento e da rappresentanti del mondo dell’impresa e della cooperazione internazionale designati dalle due Università, è presieduto da Elisabetta Cerbai, prorettore alla ricerca con delega alla ricerca internazionale, e dal Vice Presidente Fang Shouen. Nella fase di avvio io ricoprirò l’incarico di direttore per la parte italiana, mentre Wang Chuan che conosce bene l’Italia e ha già lavorato a  Firenze presso il Consolato generale, sarà il direttore cinese.  

L’accordo di cooperazione didattica e scientifica fra le due Università, già presente da anni nell’area dell’architettura, si allarga a una varietà di altre aree fra le quali design e ingegneria civile, valorizzazione del patrimonio culturale, studio delle lingue cinese e italiana, arte e media, economia dello sviluppo industriale e della moda, ingegneria energetica e ambientale, scienze della terra e tecnologie marittime. L’accordo permette di rafforzare la collaborazione in vista non solo dell’apertura dell’Istituto Confucio ma anche del prossimo avvio dell’Overseas Campus di Tongji University a Firenze. Quest’ultimo organizzerà innanzitutto curricula per studenti di università cinesi, e il primo sarà un curriculum complementare in tema di Design, Innovation and Humanities. L’Overseas Campus collaborerà con il nostro Ateneo e altre istituzioni accademiche presenti in città, per integrare risorse di alta formazione internazionali e promuovere attività di scambio culturale insieme all’Istituto Confucio.

La Console Generale Wang Xinxia ha espresso la sua soddisfazione per i rapidi progressi realizzati dalle due università verso prospettive importanti di reciproca collaborazione, e in particolare si è complimentata col Rettore Tesi per l’avvio su basi molto promettenti di questo Istituto Confucio, che è l’undicesimo in Italia. Wang Xinxia ha promosso e sostenuto con grande convinzione la candidatura del nuovo Istituto presso Hanban (cioè i quartieri generali degli Istituti Confucio istituiti dal Governo cinese), che lei stessa presentò al Direttore generale di Hanban il vice ministro Xu Lin lo scorso aprile. La candidatura fu approvata rapidamente e nel giugno 2013 furono firmati i memoranda di accordo fra l’Università di Firenze e Hanban, e fra la stessa Università e la Tongji University nel frattempo selezionata come partner cinese. Nell’augurare al Rettore Tesi un buon avvio dell’Istituto Confucio, Wang Xinxia ha rinnovato ancora una volta la piena disponibilità personale e del Consolato Generale Cinese per la futura collaborazione con tutti i protagonisti di questa nuova piattaforma culturale sino-italiana.

Il Rettore Tesi ha ringraziato la dottoressa Wang Xinxia e tutto il Consolato Generale cinese a Firenze per il grande supporto dato e per quanto sarà ancora fatto nel loro ambito di competenza per l’accompagnamento di questo Istituto Confucio. Esso rappresenta un passaggio fondamentale per il rafforzamento dell’internazionalizzazione delle attività e del ruolo dell’Università di Firenze, certamente anche a servizio dei territori di insediamento, in particolare sul fronte degli scambi sempre più importanti con la Cina.

Il partner cinese, la Tongji University a Shanghai, ha grande prestigio ed è capofila di una serie di altre importanti università cinesi per attività in Italia e in Europa in particolare sul fronte di design e innovazione, arti e scienze umane, e conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. L’Istituto Confucio presso l’Università di Firenze trarrà vantaggio da tali forti specializzazioni disciplinari di TongjiUniversity, e in generale sarà promossa una più stretta cooperazione fra Cina e Italia a Firenze in questi campi. Gli organi di ateneo hanno deliberato lo scorso novembre il piano organizzativo ed economico dell’Istituto Confucio, prevedendo il contributo di una serie di risorse dell’Università, in particolare per le fasi di avvio insieme alle risorse che sono messe a disposizione da Hanban e da Tongji University. L’Istituto dovrà sviluppare una propria sostenibilità, con l’organizzazione dei corsi di cinese e di altre attività anche in collaborazione con altri Istituti Confucio vicini, come quelli della Scuola Sant’Anna di Pisa, dell’Università di Bologna e de La Sapienza a Roma".

Marco Bellandi, prorettore al trasferimento tecnologico e rapporti con il sistema territoriale UniFI

 

 
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