Home page - Archivio - Notiziario 2013 - Costa Concordia, il bilancio del lavoro svolto dal team dell'Ateneo

Costa Concordia, il bilancio del lavoro svolto dal team dell'Ateneo

Si è conclusa da pochi giorni l’operazione di “raddrizzamento” della Costa Concordia nei pressi dell’Isola del Giglio. L’Ateneo ha avuto un ruolo di primo piano nel rilevare gli spostamenti del relitto in questi mesi.  Il team fiorentino è guidato da Nicola Casagli docente di geologia applicata presso l’Ateneo, a cui abbiamo posto alcune domande.

 

Adesso che l'opera di rotazione è terminata, quali sono i compiti che il team fiorentino dovrà portare avanti?

Il nostro team è stato incaricato dal Commissario delegato del Governo per l'emergenza Concordia di monitorare gli spostamenti e le deformazioni della nave subito dopo il naufragio del gennaio 2012. Da quel momento la nave è sotto costante controllo strumentale. I dati vengono acquisiti in sito e trasmessi in tempo reale via internet ai nostri computer, tablet e telefoni cellulari. Continueremo a controllare e a misurare tutto, anche adesso che la nave è stata raddrizzata per dare al Commissario delegato gli elementi per valutare la risposta della nave, nella nuova posizione, alle forti mareggiate, ai venti, alle correnti, ai terremoti e a qualsiasi altra sollecitazione esterna. Inoltre il sistema di monitoraggio assicura un controllo indipendente delle operazioni che verranno effettuate per riportare in galleggiamento la nave.

Quali sono i principali risultati collegati al monitoraggio svolto dal gruppo fiorentino?

Nei giorni 16 e 17 settembre 2013 il sistema di monitoraggio è stato impiegato per seguire in continuo la rotazione (parbuckling) della nave, operata dal consorzio Titan-Micoperi con un innovativo progetto mai sperimentato prima. I risultati ottenuti hanno permesso di verificare l 'estrema accuratezza e precisione con cui sono state effettuate le operazioni. Abbiamo raccolto un numero impressionante di dati: 52 scansioni laser ciascuna composta da 300 mila punti, 72 mila immagini radar, 83 mila immagini termiche, migliaia di foto ad alta risoluzione, 20 ore ininterrotte di video. Si tratta di una documentazione completa e multi-sensore di un evento unico e di altissimo valore tecnico e scientifico.

In generale il sistema di monitoraggio è stato impiegato dalla struttura commissariale del Governo per controllare movimenti e deformazioni della nave in tutte le fasi dell'emergenza e del post-emergenza: i primi soccorsi, le operazioni di recupero delle vittime condotte dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia di Stato, le operazioni di bonifica e rimozione del carburante condotte dal consorzio Smit-Neri, i lavori di ancoraggio e predisposizione delle infrastrutture necessarie per la rotazione espletati dal consorzio Titan-Micoperi.

Quali sono gli elementi di maggiore innovazione che hanno contraddistinto il vostro lavoro?

Abbiamo impiegato tecnologia di avanguardia, da noi utilizzata e sperimentata sui vulcani attivi e sulla frane ad alto rischio. Il nostro lavoro è monitorare e controllare questi eventi estremi per dare alle autorità il supporto alle decisioni per la sicurezza di persone e cose. Credo che sia la prima volta che un apparato di monitoraggio del genere sia stato impiegato per il controllo di una nave naufragata. D'altra parte la Costa Concordia è la più grande nave passeggeri al mondo che sia naufragata, tra l'altro in condizioni particolarissime, vicino a una costa. Nessuno di noi aveva mai pensato prima a come controllare i movimenti e le deformazioni di una cosa del genere. Per questo siamo ricorsi ai sistemi di monitoraggio dei vulcani e delle frane, che sono fenomeni estremamente complessi. Il sistema di monitoraggio è composto da stazioni topografiche robotizzate, laser scanner, interferometro radar, sismometri (velocimetri e acceleremotri), telecamere ottiche e all'infrarosso. Sono coinvolti altri prestigiosi centri di ricerca come il JRC della Commissione europea, il CNR-IRPI e la Fondazione Prato Ricerche.

 

Qui di seguito alcuni video ripresi dalla stazione di monitoraggio dell'Università degli Studi di Firenze, di fronte alla Costa Concordia, durante l’operazione di rotazione e l'elaborazione digitale del modello che illustra le deformazioni e la rotazione:

  • Video time lapse prodotto con 2345 foto ad alta definizione scattate dalle ore 7:49 del 16 settembre alle ore 6:44 del 17 settembre (guarda il video)
  • Video time lapse prodotto con parte delle 83000 immagini termiche realizzato tra le ore 8.35 del 16 settembre e le ore 7:00 del 17 settembre (guarda)
  • Video time lapse prodotto dalla telecamera di sorveglianza  della stazione di monitoraggio dell'Università degli Studi di Firenze, di fronte alla Costa Concordia, durante le operazioni di rotazione del 16-17 settembre 2013 (guarda)
  • Modello digitale 3D ad alta risoluzione della Costa Concordia, ottenuto da scansione laser dell'Università degli Studi di Firenze, che mostra le deformazioni dovute alla penetrazione degli scogli di appoggio (misure in metri) (guarda)
  • Modello digitale 3D ad alta risoluzione della Costa Concordia, ottenuto da scansione laser dell'Università degli Studi di Firenze, che illustra la rotazione. (guarda)
 
Home page - Archivio - Notiziario 2013 - Costa Concordia, il bilancio del lavoro svolto dal team dell'Ateneo
Marsilius - Motore di ricerca dell'Ateneo Fiorentino - logo
 
- Periodico telematico dell'Università degli studi di Firenze. Registrazione Tribunale di Firenze n. 2826 del 13.10.1980 - ISSN 2038-4432. Direttore responsabile: Antonella Maraviglia -
- Redazione: Ufficio stampa e Redazione sito web, Piazza San Marco, 4 - 50121 Firenze. Tel. 055-2757693 - fax 055-2756219 - email: ufficio.stampa@adm.unifi.it -

- progetto e idea grafica CSIAF -