Inaugurazione dell'anno accademico

La cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2012 -2013 si è svolta martedì 30 ottobre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. In programma la relazione del rettore Alberto Tesi, gli interventi dei rappresentanti degli studenti e del personale tecnico-amministrativo, Giacomo Barlucchi e Alba Scarpellini, la prolusione del professor Sandro Rogari su "Gli studi politici e sociali nell'Università della transizione".

Per l'ultima volta sul palco insieme al Rettore per la cerimonia i presidi delle Facoltà e ultima volta anche per il Senato accademico nella sua vecchia composizione. Da gennaio 2013, dopo due anni di lavoro per l'attuazione della riforma introdotta dalla legge 240/2010, l'Università di Firenze infatti cambierà volto in modo radicale. Addio alle Facoltà, l'ateneo si organizza in Dipartimenti, aree omogenee dal punto di vista scientifico e disciplinare, che si occuperanno sia di didattica che di ricerca.
Dell'impegnativo percorso affrontato dall'Università di Firenze ha parlato il rettore Tesi, nel corso della sua relazione.
Nel quadro di questi grandi cambiamenti, tuttavia, agli studenti è assicurata la stabilità dell'offerta didattica nel prossimo triennio.
Cambiamento, ma anche rinnovamento. L'Ateneo assumerà 30 nuovi ricercatori, che, in aggiunta a quelli degli anni precedenti - ha ricordato il rettore Tesi - portano a oltre 80 le assunzioni per questo ruolo nell'ultimo triennio. Tutto questo è stato reso possibile da un'attenta programmazione delle spese e da una politica di bilancio che ha portato ad azzerare il disavanzo strutturale già dal 2010, a migliorare la percentuale di indebitamento e, soprattutto, a far scendere sensibilmente la percentuale del rapporto tra assegni fissi e Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), indicatore utilizzato dal MIUR per monitorare la solidità finanziaria degli Atenei.
La ricerca scientifica si conferma il punto di forza dell'Ateneo, tanto da sfruttare a pieno la quota premiale del FFO distribuita dal MIUR fra gli Atenei, passata dal 7% del 2009 al 15% del 2012. Cresce anche la capacità dei ricercatori dell'Università di Firenze di attrarre fondi esterni (Unione Europea, enti pubblici, privati). Solo un decimo dei 130 milioni di finanziamenti ottenuti dalla ricerca fiorentina nel triennio 2008-2010 è stato di provenienza ministeriale. In netta crescita le imprese che nascono da attività di ricerca, una delle attività promosse dal centro di ateneo CsaVRI: in due anni sono già 11 gli spin off dell'Università di Firenze (a livello nazionale in media le università ne costituiscono due l'anno).
"L'Ateneo fiorentino, come l'intera Università italiana, sta provando a realizzare - con risorse fortemente decrescenti - una straordinaria trasformazione organizzativa - ha detto il rettore  - cercando di non compromettere la qualità della sua ricerca e i suoi standard di alta formazione, anzi di diventare sempre più competitiva".

Il testo integrale della relazione del rettore (pdf)

L'intervento del rappresentante degli studenti Giacomo Barlucchi (pdf)

L'intervento della rappresentante del personale tecnico-amministrativo Alba Scarpellini (pdf)

La prolusione del professor Sandro Rogari (pdf)