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Libri tra mura storiche

E’ stata mantenuta nella quasi totalità dell’allestimento  la mostra fotografica Orbatello: da asylum a biblioteca sulla storia dell'antico complesso ospedaliero di Orbatello (la cui chiesa medievale è oggi sede della Biblioteca Umanistica di Storia dell'arte, in via della Pergola 56) tenutasi tra giugno e luglio 2012 a cura della Biblioteca Umanistica  e dedicata al professor Miklòs Boskovits che ne è stato uno degli ideatori.

L’ospizio trecentesco, la cui storia è oggi pressoché sconosciuta anche ai fiorentini, fu fondato da Niccolò di Jacopo della potente famiglia degli Alberti e fu destinato fin dall’inizio ad accogliere vedove povere con i loro figli, divenendo pertanto un punto di riferimento significativo  delle istituzioni assistenziali della città di Firenze.

Secondo lo storico americano Richard  Trexler, che ne ha studiato approfonditamente i documenti di archivio relativi al XV e XVI secolo, questa istituzione costituisce un esempio unico in Europa di luogo di convivenza della madri con i figli, in parte poi autogestito dalle stesse donne, dopo l’esilio della famiglia Alberti e il passaggio ai Capitani di Parte Guelfa, fino alla accoglienza nell’Ottocento della prima scuola di ostetricia e alla trasformazione nel XX secolo in clinica dermatologica. E’ in corso la ristrutturazione dell’ex  complesso ospedaliero (2012- 2014) che accoglierà dipartimenti universitari dell’area umanistica.

Dai pannelli illustrativi che accompagnano chi frequenta la biblioteca, dislocati nei punti più significativi della ex chiesa, dedicata a S. Maria Annunziata, si apprende che il complesso fu anche, specialmente tra il XIV e il XV secolo, centro vivo di committenze artistiche che annoverava opere di pittura, scultura e miniatura. Sono ancora presenti nel cortile dell’oratorio, recentemente restaurato, la lunetta affrescata sulla facciata della chiesa raffigurante l’Annunciazione che reca la data 1485, recentemente attribuita a Sebastiano Mainardi  appartenente alla scuola del Ghirlandaio, e la scultura quattrocentesca raffigurante la Madonna col Bambino (1410 circa), all’interno di un tabernacolo sulla parete esterna dell’ex ospedale.

Le  riproduzioni fotografiche dei tre dipinti del Tre e Quattrocento, ora al Museo degli Innocenti, originariamente sugli altari della nostra chiesa (come la mostra ha ricostruito anche visivamente) sono state trasferite al primo piano dove sono visitabili, corredate dai pannelli con le rispettive schede a cura di neolaureati in Storia dell'arte della Facoltà di Lettere e Filosofia. Si tratta di due trittici su tavola, uno di Giovanni del Biondo raffigurante l’Annunciazione e i santi Nicola e Antonio (1372-76) e l’altro di Giovanni Toscani raffigurante  la Madonna col Bambino tra i santi Girolamo e Caterina (1410-15), e di un affresco raffigurante la Madonna col Bambino attorniata da due cherubini, databile all’ultimo quarto del Quattrocento, opera di un pittore identificato dal Berenson in Sebastiano Mainardi, contornato da una cornice su tavola del Maestro dell’Epifania di Fiesole.

E’ possibile concordare e prenotare brevi visite guidate alla mostra, divenuta una sorta di illustrazione  storica permanente dell’edificio, a cura del personale bibliotecario che la ha organizzata.

Carla Milloschi

 
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