Cordoglio per i docenti scomparsi

Giorgio Bartolozzi era nato a Firenze nel 1924. La sua carriera universitaria è iniziata nel 1950 come assistente alla Clinica Pediatrica, nel 1981 è diventato docente ordinario di Clinica pediatrica.
Fino al 1999 ha diretto la Clinica Pediatrica, è stato direttore del Dipartimento di Pediatria per 12 anni, direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria per sei anni e direttore scientifico dell’Azienda Ospedaliera Meyer. Autore di oltre 500 pubblicazioni e di vari volumi è stato un grande esperto di vaccini, di cui si è occupato anche come membro della Commissione Nazionale Vaccini del Ministero della Salute. Anche dopo il suo ritiro dall’attività lavorativa, nel 1999, si è dedicato alla divulgazione e alla formazione in pediatria.

Ivano Bertini, nato a Pisa nel 1940, si era laureato all’Università di Firenze in Chimica nel 1964. Divenuto docente ordinario alla Facoltà di Farmacia dell’Ateneo dal 1975, è passato nel 1981 alla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali. Autore di oltre 650 articoli, durante la carriera universitaria si è dedicato agli studi sulla struttura delle metalloproteine.
Nel 1999 ha fondato il Centro di Ricerca di Risonanze Magnetiche (CERM), una delle maggiori infrastrutture di ricerca a livello europeo e internazionale; è stato inoltre presidente della Società Chimica Italiana, uno dei fondatori della Society of Biological Inorganic Chemistry, founding editor del Journal of Biological Inorganic Chemistry.
Ha ricevuto tre lauree honoris causa: in chimica dall’Università di Stoccolma (1998) e da quella di Ioannina (2002) e in biologia dall’Università di Siena (2003). Membro dell’Accademia Italiana dei Lincei, lo scorso 24 giugno ha ricevuto il Fiorino d’oro della città di Firenze.
Il 10 luglio, in un’Aula Magna gremita di docenti, studenti e amici, si è svolta la cerimonia di saluto al docente, alla quale hanno partecipato fra gli altri il sindaco di Firenze Matteo Renzi, Elisabetta Cerbai prorettore alla ricerca scientifica, la preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Paola Bruni, il direttore del Dipartimento di Chimica "Ugo Schiff" Pier Remigio Salvi. Harald Schwalbe dell'Università di Francoforte e Helmut Sigel dell'Università di Basilea hanno manifestato il cordoglio della comunità scientifica internazionale, dalla quale sono pervenuti numerosissimi messaggi di condoglianze. Claudio Luchinat e Lucia Banci hanno portato la testimonianza degli allievi e dei collaboratori dello scienziato.

Fabrizio Briganti, nato a Pistoia nel 1958, professore associato di Chimica Generale e Inorganica – scomparso tragicamente durante un’escursione sulle Dolomiti - lavorava presso il Dipartimento di Chimica "Ugo Schiff" nel gruppo di Bioinorganica insieme ad Andrea Scozzafava, Marta Ferraroni e Silvia Tilli e insegnava nel corso di Laurea in Farmacia.
La sua attività scientifica riguardava prevalentemente lo studio e la caratterizzazione di metallo-enzimi e l’utilizzo di sistemi enzimatici ossidativi, isolati da microrganismi, per la biodegradazione di composti inquinanti. Questo settore era particolarmente caro a Briganti che nutriva un forte interesse per le problematiche legate al disinquinamento ambientale mediante tecniche biologiche. Era delegato della Facoltà di Farmacia per le attività informatiche. Docenti e studenti con profonda commozione e sincero affetto ricordano Fabrizio Briganti come persona di grande valore scientifico e umano.

Leonardo Trisciuzzi era nato a Trieste nel 1921, dove ha insegnato alla Facoltà di Lettere e Filosofia dal 1969 al 1985. Trasferito dal 1986 alla Facoltà di Magistero - poi Scienze della formazione - di Firenze come docente ordinario di Pedagogia fino al pensionamento nel 1996, ha diretto prima l'Istituto di Pedagogia e successivamente il Dipartimento di Scienze dell'educazione. Ha insegnato inoltre Pedagogia speciale all'Istituto Superiore Universitario "Suor Orsola Benincasa" di Napoli.
Nei suoi studi si è dedicato prevalentemente ai settori psico-pedagogico, sperimentale, metodologico e didattico delle scienze dell'educazione; ha fatto parte dell'Osservatorio permanente sull'handicap del Ministero della Pubblica Istruzione. Direttore della Collana "Scienze dell'educazione" delle Edizioni ETS di Pisa, è stato autore di numerose pubblicazioni, tra cui possono essere ricordati il Manuale di Pedagogia speciale (Bari, Laterza, 1996), Elogio dell’educazione (Pisa, ETS, 1995 e 2000), La pedagogia clinica. I processi formativi del diversamente abile (Bari, Laterza, 2003). La Società Italiana di Pedagogia Speciale lo ha ricordato come “maestro indimenticabile della pedagogia italiana, che con i suoi studi ha indicato la strada a generazioni di studiosi, insegnanti ed educatori lasciando un segno indelebile nel progresso del vivere civile”.