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L'Associazione degli Studenti e Studiosi Cinesi di Firenze

Gara di Karaoke organizzata dall'Associazione degli Studenti e Studiosi Cinesi di Firenze

Studiare ma anche stare insieme, condividere tempo e spazi, confrontare esperienze, valutare successi e insuccessi, progettare iniziative, divertirsi, crescere. In una parola sola, associarsi. Così nacque l’Università nel Medioevo e così continua a vivere oggi. Associazione studentesca per antonomasia, l’Università di Firenze è oggi una grande comunità animata dalla presenza di molte e diverse realtà associative studentesche.  Un mondo che iniziamo ad esplorare in questo numero del Notiziario, con un’intervista a Yulong Su, studente di Agraria e presidente dell’Associazione degli Studenti e Studiosi Cinesi di Firenze.

Sono oltre 350 anni gli studenti iscritti all’Ateneo di Firenze con passaporto cinese. Un trend stabile, confermato dai dati sugli iscritti degli ultimi tre anni accademici: erano 363 nell’anno accademico 2008/09, poi 346 l’anno dopo, e 356 nell’anno accademico 2010/11. Un terzo di loro ha scelto corsi di studio della Facoltà di Economia. Tra le facoltà più gettonate seguono Lettere (91 iscritti) e Architettura (56 iscritti). Guardando al genere, la presenza femminile supera quella maschile: 217 le studentesse e 139 gli studenti.

Yulong Su, quali sono le finalità dell’Associazione degli Studenti e Studiosi Cinesi di Firenze?
In generale possiamo dire che il nostro obiettivo è aiutare gli studenti cinesi a vivere bene a Firenze. Per raggiungerlo, ci preoccupiamo di supportare gli studenti cinesi al loro arrivo a Firenze, aiutandoli nello svolgimento di tutte le pratiche burocratiche. Ad esempio abbiamo prodotto una guida in cinese sulle procedure amministrative da svolgere per iscriversi all’università e sui servizi offerti dall’Ateneo e collaboriamo con l’Ambasciata per la verifica delle certificazioni universitarie necessarie per il rilascio dell’autorizzazione al rientro in Cina. Inoltre poi collaboriamo con il console di Firenze all’organizzazione e alla gestione delle iniziative culturali che si svolgono in città.

Vi rivolgete solo ai cinesi dell’Ateneo?

No, assolutamente. La nostra associazione, che non ha scopi di lucro, organizza attività culturali e sportive aperte a tutti gli studenti dell’Ateneo, indipendentemente dalla loro nazionalità e cittadinanza. Inoltre collaboriamo, progettando iniziative in comune, con l’Unione degli Studenti e Studiosi Cinesi in Italia (CSSUI), confrontandoci quindi con le realtà degli altri atenei italiani. Per far parte dell’Associazione occorre iscriversi attraverso il modulo scaricabile dal nostro sito o dal sito dell’Unione.

Quali iniziative avete organizzato a Firenze?

Negli ultimi tre anni abbiamo progettato e realizzato molte iniziative, anche diverse tra loro, da una gara di karaoke a una mostra fotografica a una raccolta di fondi…

Partiamo dalla gara di karaoke…

È stata organizzata insieme al Consolato di Firenze nel 2010, in occasione dell’Anno della cultura cinese in Italia annunciato dall’Ambasciata di Roma per promuovere la conoscenza della Cina in Italia e festeggiare, il 6 novembre 2010,  i quaranta anni di relazioni diplomatiche fra Italia e Cina. In quella data si è svolta, appunto, la finale della nostra gara di karaoke partita un mese prima. I ragazzi che hanno partecipato sono stati selezionati in sette città italiane: Genova, Torino, Milano, Bologna, Firenze, Perugia, Roma.

Un’occasione per divertirsi, ma anche per ricordare una data importante quindi. Avete organizzato altri eventi simili?

Sì, il 4 ottobre 2009, in occasione delle celebrazioni per i sessant’anni della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Per quell’anniversario abbiamo realizzato in città, in Piazza della Repubblica, una mostra fotografica sulla storia e sullo sviluppo della Cina. Un video che racconta questa esperienza è stato pubblicato su YouTube: http://youtu.be/uYcWYzCuapk

Il 12 maggio del 2008, un terribile terremoto ha colpito la provincia di Sichuan - zona centrale della Cina – radendo al suolo intere città e causando la morte di quasi 70mila persone. Associna
- Associazione seconde generazioni cinesi - si attivò immediatamente per raccogliere fondi per le attività di salvataggio e ricostruzione, attraverso l’attivazione di molteplici canali e monitorando le diverse attività promosse dalle associazioni cinesi di tutta Italia. Qual è stato il vostro contributo in quell'occasione?
Gli studenti di Prato e Firenze sono stati i protagonisti delle prime iniziative concrete realizzate in quell’occasione. Nel fine settimana successivo al terremoto infatti, andammo nelle piazze per raccogliere fondi. Eravamo una cinquantina e indossavamo una maglietta che richiamava i tragici fatti dello Sichuan. Purtroppo abbiamo ripetuto la stessa esperienza anche due anni dopo, quando il 14 aprile 2010 il terremoto di Yushu colpì la zona al confine con il Tibet causando circa 3mila morti e oltre 12mila feriti. Nei giorni successivi abbiamo raccolto 41.177,77 Euro e 305 yuan che abbiamo donato per la ricostruzione di una scuola. Anche da questa esperienza abbiamo realizzato un video che è stato pubblicato su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=I_333Q3i0Po (gg)

 
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