Esperienze fuori curriculum che creano occasioni di crescita personale oltre che formativa e aprono la strada alle future scelte professionali. Studiare all’università è anche questo e lo testimoniano due iniziative di respiro internazionale che hanno coinvolto recentemente alcuni studenti delle Scienze sociali e di Medicina.
“Un’esperienza che mi ha confermato nella scelta di lavorare nelle istituzioni europee” è il commento di Irene Bandinelli, 26 anni, fresca di laurea magistrale in Relazioni internazionali e studi europei a Scienze politiche, dopo la partecipazione alla simulazione di una decisione del Foreign Affairs Council dell'Unione Europea in materia di politica estera.
La simulazione è stata organizzata dal Master in European Union Policy Studies (EUPS) della James Madison University (USA), con la collaborazione della Facoltà di Scienze politiche, dell'Antenna Europe Direct del Comune di Firenze e del Parlamento Europeo, che ha dato il patrocinio all’iniziativa. Ventitre allievi della "Cesare Alfieri" e di Giurisprudenza, assieme ad altrettanti colleghi dell’ateneo americano (nella foto di gruppo) si sono calati per un giorno nei panni dei diplomatici per stabilire le decisioni prese dall’Europa per aiutare il consolidamento della democrazia in Egitto. Teatro della simulazione, il Salone dei Dugento a Palazzo Vecchio, lo scorso 17 maggio.
Nei primi mesi di quest’anno, i quarantasei studenti avevano seguito una serie di incontri formativi con due alti funzionari della UE: Alexandre Stutzmann, capo della segreteria del Presidente del Parlamento Europeo, e Silvio Gonzato, capo di Gabinetto del Comitato degli affari Esteri dell’Unione. Alla fine del percorso formativo, a Palazzo Vecchio, gli studenti hanno interpretato in lingua inglese i ruoli dei Ministri degli Esteri dei 27 paesi membri, dei funzionari della Commissione Europea, dell'Alto Rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, del Segretario Generale del nuovo servizio diplomatico dell'UE (il Servizio europeo per l'azione esterna) e del Comitato politico e di sicurezza che prepara le decisioni del Consiglio in materia di politica estera. Ogni paese ha difeso la propria posizione partecipando alla discussione e la Presidenza ha cercato l’accordo il più ampiamente condiviso.
“La simulazione - commenta Valeria Fargion, docente della “Cesare Alfieri” e coordinatrice degli universitari fiorentini - rappresenta per gli studenti una coinvolgente opportunità per comprendere meglio il funzionamento dei processi decisionali UE e testare le proprie abilità negoziali, ma anche un'importante occasione di scambio interculturale.”
“Uno degli aspetti più riusciti del seminario - conferma Irene Bandinelli - è stata la creazione di coppie di lavoro ‘miste’ per preparare nel corso dei mesi il proprio ruolo nella simulazione. Un altro, è stato capire come funziona la diplomazia di corridoio: durante la simulazione a Palazzo Vecchio abbiamo fatto molti coffee break proprio per sperimentare quanto lo scambio di idee e di strategie nei momenti informali sia utile per la negoziazione.”
Marco Brunamonti, 27 anni studente della magistrale in Relazioni internazionali e studi europei commenta l’iniziativa con la stessa soddisfazione: “ho apprezzato lo spirito di corpo che si è creato con il partner americano e la possibilità di lavorare su argomenti sempre molto attuali relativi alle relazioni internazionali e all’Unione europea. E un risvolto inedito dell’esperienza è stata, dal punto di vista personale, la maggiore sicurezza nel parlare e nel negoziare con gli altri, sia nella mia esperienza universitaria che nella vita di tutti i giorni. La simulazione poi mi ha confermato nella scelta di cercare un lavoro nell’ambito delle istituzioni europee.”
