Luigi Dei, del Dipartimento di Chimica "Ugo Schiff", è stato nominato membro dell'Editorial Advisory Board (EAB) di Langmuir, prestigiosa rivista della American Chemical Society, per il triennio 2012-2014. L'EAB è costituito da 57 scienziati, operanti nel campo della chimica dei materiali, dei colloidi, delle superfici, delle interfasi e dei nanosistemi, di cui solo dieci europei e, unico italiano fra questi, il docente del nostro Ateneo.
"Più che al sottoscritto - ha commentato Dei - il riconoscimento è da attribuire a un'intera Scuola, che ha mosso i primi passi all'inizio degli anni '60 del secolo scorso grazie alle geniali intuizioni del nostro Maestro, Enzo Ferroni, e che successivamente ha trovato il plauso della comunità scientifica internazionale e ha ottenuto svariati riconoscimenti, come i premi a Piero Baglioni (direttore del Consorzio interuniversitario per lo sviluppo dei Sistemi a Grande Interfase) a sua volta membro dell'EAB nel triennio 2007-2009, per giungere infine a questa ultima attestazione di valore. Sono felice pertanto - ha proseguito il ricercatore - di condividere equamente il merito per questo traguardo con tutti i componenti della Scuola, in particolar modo con i numerosissimi giovani che in questi anni hanno popolato i nostri laboratori: soprattutto a loro va la mia gratitudine più profonda e sentita".
Dei è stato nominato nel Board, si legge nella motivazione, "for the excellent papers" pubblicati negli ultimi anni. La rivista Langmuir ha avuto nel 2010 un impact factor di 4,269 con 94.526 citazioni (dati Thomson Reuters®) pubblicando, sempre nel 2010, 2.664 articoli e classificandosi al primo posto nella categoria "scienza dei materiali" e al terzo posto nella categoria "chimica multidisciplinare".
Alessandro Marconi è stato nominato presidente - chair - dello Scientific & Technical Committee (STC) dell'European Southern Observatory (ESO), organizzazione europea di cui l'Italia è membro per la gestione di osservatori astronomici posti nell'emisfero australe. Il comitato fornisce ai massimi organismi direttivi dell'ESO (Council e direttore generale) consigli e raccomandazioni su questioni di politica scientifica e tecnologica relativa alla pianificazione e allo svolgimento dell'attività dell'ESO.
L'ESO gestisce due tra i più importanti osservatori astronomici esistenti (Paranal e La Silla in Cile) ed è coinvolto nella realizzazione dei due più grandi osservatori in fase di sviluppo: E-ELT (European Extremely Large Telescope) e ALMA (Atacama Large Millimiter Array, osservatorio nelle onde millimetriche).
"L'ESO sta diventando la più importante organizzazione per la ricerca astronomica a livello mondiale - ha spiegato Marconi, associato di Fisica e astronomia - perché dispone o disporrà a breve di strutture e strumentazioni di prim'ordine, come il radiotelescopio sub millimetrico ALMA che presto sarà pienamente attivo, o il più grande osservatorio operativo a livello mondiale per quanto riguarda i telescopi della classe degli 8 metri, il Very Large Telescope. Inoltre tra circa 10 anni entrerà in funzione l'E-ELT, che grazie al suo specchio principale di ben 39 metri di diametro sarà in assoluto il più grande telescopio al mondo. Ritengo sia motivo di orgoglio per tutti noi il fatto che questa organizzazione sia europea e che l'Italia ne sia un membro importante. - ha commentato il ricercatore - La speranza è che il nostro Paese possa consolidare in futuro il suo significativo ruolo all'interno dell'organizzazione."
"E vorrei dedicare un pensiero a Franco Pacini - ha concluso Marconi, commentando la recente scomparsa del docente emerito dell'Ateneo - che ha fatto parte di numerosi comitati dell'ESO, come l'STC stesso. Pacini è stato, fra l'altro, uno dei più convinti sostenitori della partecipazione italiana a ESO e della sua importanza per le nuove generazioni di astronomi. Devo soprattutto a lui e al suo incoraggiamento la mia scelta di diventare un astronomo. Ricordo ancora quando, appena laureato, volle che andassi di persona a fare delle osservazioni proprio ai telescopi ESO di La Silla. Mi mancherà." (sd)
